Quotes by Fabrizio Corselli

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Di gran furore si pregna il suo scheletro,bagliori saettano, uscendo e rientrandoda essa come rincorsi durante una fuga.Sembra un dio del cielo, pieno di boria,quando ai mortali si appresta a elargiredoni che celano invero soltanto inganni.Alza l’avambraccio, contrae il bicipite,rilucono nei suoi occhi di ghiaccio le luciornate dai lapislazzuli. Secco il rilascio.Un potente boato squassa l’intero suolo.
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Ma un rivolo, di Sogurdr discende le gote cupo come sangue rappreso, nel ricordo di chi un tempo con lui condivise il fato, di chi, una notte, spartì con lui l’amore, in un letto di scudi, spade e altresì lance.
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Assottiglia Gundjr la moltitudine di nodi che veste la propria barba bruna, incolta, mentre Tarek avido ne sorseggia un altro dopo aver terso con la lingua quelle serpi bionde, che infuriano sopra la sua bocca; irrora ancora più ebbro il proprio corno Hengherest, ripassando con le sue falangi le figure istoriate al pari di superbe rune.
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Di gran furore si pregna il suo scheletro,bagliori saettano, uscendo e rientrandoda essa come rincorsi durante una fuga.Sembra un dio del cielo, pieno di boria,quando ai mortali si appresta a elargiredoni che celano invero soltanto inganni.Alza l’avambraccio, contrae il bicipite,rilucono nei sui occhi di ghiaccio le luciornate dai lapislazzuli. Secco il rilascio.Un potente boato squassa l’intero suolo.